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Arriva lo stop dell’UE alle pubblicità ingannevoli sul fumo: 2 anni per adeguarsi

Con una direttiva entrata in vigore il 19 maggio 2014 l’Unione Europea ha ufficialmente detto “basta” alla pubblicità ingannevole sul tabacco e i prodotti correlati. Gli stati membri hanno due anni di tempo per adeguarsi alle nuove norme che regolano la vendita di tabacco all’interno del mercato UE. Addio sigarette al mentolo e pacchetti alla moda che “vendono” il fumare come una pratica affascinante. L’arte di camuffare il gusto caratteristico di tabacco con aromi che lo rendano più seducente (mentolo o armoni fruttati) è deleterio nello spingere persone sempre più giovani ad avvicinarsi al fumo. Secondo i dati UE, “in Europa il 70% dei fumatori inizia prima dei 18 anni e il 94% prima dei 25 anni”. Anche il marketing dei prodotti sarà disciplinato più severamente, a partire dal packaging: stop ai pacchetti a forma di rossetto che mirano a far colpo sulle ragazze e a packaging che vogliano sedurre il consumatore ad avvicinarsi al fumo. Le avvertenze sulla salute, sotto forma di testo o immagini, dovranno comparire su entrambi i lati delle confezioni di sigarette di di tabacco da arrotolare. La direttiva riguarda anche le sigarette elettroniche contenenti nicotina, che dovranno adeguare il packaging alle norme di sicurezza in materia di etichette, alle quali la UE guarda con preoccupazione perché non sempre la reale quantità di nicotina contenuta (che non dovrebbe mai superare i 20 mg per ml) rispecchia quella indicata sulla confezione . Senza contare che “gli effetti a lungo termine delle e-cigarettes sulla salute pubblica non si conoscono ancora”. Questa direttiva è un passo avanti verso la protezione di categorie più influenzabili da messaggi edulcorati che tentano di spostare l’attenzione dal fatto che la nicotina fa male alla salute. La speranza è quella di ridurre del 2% il numero di fumatori entro il 2020.